14 Giugno 2024
Il 4 Febbraio scorso si è celebrata la “Giornata mondiale per la lotta contro il cancro”.
L’OMS ha pubblicato un nuovo aggiornamento delle statistiche di incidenza e di mortalità dei tumori che inducono ad una attenta riflessione.
Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, nel 2022, nel Mondo, si sono verificati circa 20 milioni di nuovi casi di cancro e 9,7 milioni sono stati i decessi.
Il numero stimato delle persone vive entro 5 anni dalla diagnosi di cancro è pari a 53,5 milioni.
Si stima, inoltre, che circa 1 persona su 5 svilupperà una neoplasia nel corso della propria vita. Circa 1 uomo su 9 ed 1 donna su 12, muoiono a causa della malattia.
Nel 2022, i principali tipi di tumore più diffusi sono stati tre: il cancro del polmone, il cancro della mammella e quello del colon-retto.
Il cancro del polmone è stato il tumore più diffuso in tutto il mondo, con 2,5 milioni di nuovi casi che rappresenta il 12,4% del totale dei nuovi casi.
Il cancro della mammella è al secondo posto (2,3 milioni di casi, 11,6%), seguito dal cancro del colon-retto (1,9 milioni di casi, 9,6%), dal cancro della prostata (1,5 milioni di casi, 7,3%) e dal cancro dello stomaco (970.000 casi, 4,9%).
L’OMS prevede che nel 2050 ci saranno oltre 35 milioni di nuovi casi. Tale dato rappresenta un aumento del 77% rispetto ai 20 milioni di casi stimati nel 2022.
Questo previsto aumento di sviluppo del tumore, avrà inevitabili riflessi sia sull’invecchiamento, sia sulla crescita della popolazione.
Il consumo di tabacco, l’abuso dell’alcol, l’obesità, una alimentazione poco ricca di frutta e verdura, sono fattori chiave alla base della crescente incidenza del cancro, insieme ad una forte contaminazione ambientale. L’inquinamento dell’ambiente, è ormai dimostrato essere una fattore chiave tra i fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore.
In Italia, nel 2022, le nuove diagnosi di tutti i tumori sono state 390.700 (205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne).
Nel 2020 erano state 376.600 (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne).
Queste stime per l’Italia per il 2022 che mostrano un aumento a 390.700 casi di tumori pongono, indubbiamente, molti interrogativi ed invitano ad una attenta osservazione, al fine di rafforzare le azioni per contrastare il ritardo diagnostico e per favorire la prevenzione secondaria e soprattutto primaria, tramite il controllo dei fattori di rischio.
I dati messi in evidenza dalla rete PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità, per il 2022 sugli stili di vita della popolazione italiana, purtroppo confermano la non ottimale aderenza dei cittadini ad uno stile di vita sano.
Dall’analisi delle serie storiche dei fattori di rischio comportamentali, emerge che non ci sono stati grandi miglioramenti negli ultimi 15 anni. Ad eccezione della prevalenza di fumo di sigaretta che continua la sua lenta riduzione da oltre un trentennio; invece il consumo di alcol, la sedentarietà e l’eccesso ponderale, complessivamente, peggiorano o restano stabili. Malgrado ciò, si è potuto osservare un miglioramento dei risultati della cura dei tumori negli ultimi 15 anni.
Purtroppo però rimane ancora elevata la percentuale di morti evitabili (controllo e riduzione dei fattori di rischio) che per il cancro del colon retto è ancora stimata introno al 14.2%.
L’osservazione e l’analisi di questi dati, per tutti coloro che svolgono principalmente attività di cura all’interno di strutture sanitarie, hanno convogliato l’interesse di molti ricercatori ad intensificare gli sforzi per favorire un significativo miglioramento degli standards di cura dei tumori.
Esiste infatti una chance di cura per alcuni tipi di tumori che meritano di essere enfatizzati, come pure si deve prendere atto che per alcuni altri tipi di neoplasia, la prospettiva di cura rimane ancora molto deludente.
Tutto questo ha spinto molti ricercatori a mettere in atto nuove strategie di cura basate sulla definizione la più accurata possibile delle caratteristiche biologiche della neoplasia, al fine di identificare, i punti deboli di attacco delle terapie.
In particolare, la Chirurgia e l’Oncologia hanno sviluppato negli ultimi 5 anni un notevole progresso che ha consentito di mettere in atto una “precisione” non solo nella definizione istopatologica e biomolecolare della neoplasia, ma anche nell’approccio terapeutico che si è altamente personalizzato, tanto da rendere più efficace la risposta alla cura, non solo in tema di riduzione delle recidive, ma anche di sopravvivenza a distanza.
Tutto ciò rende ancora più evidente come, nel campo della cura del cancro, la costituzione di un gruppo multidisciplinare sia la più logica e migliore soluzione terapeutica.
Una struttura dedicata alla cura dei tumori, con una forte competenza del personale dedicato alla diagnostica, alla cura, all’assistenza ed alla riabilitazione dei pazienti neoplastici è la migliore risposta all’aumento della incidenza dei tumori.
Piero Chirletti
Professore Onorario di Chirurgia
SAPIENZA Università di Roma
piero.chirletti@uniroma1.it