Pick up ovocitario: come si svolge e a cosa serve

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Il pick up ovocitario rappresenta una delle fasi più importanti del percorso di fecondazione assistita.

Si tratta del momento in cui vengono raccolti gli ovociti maturi necessari per la fertilizzazione in vitro (FIVET) o per altre tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA).

Conoscere nel dettaglio questa procedura aiuta a ridurre l’ansia e ad affrontare il trattamento con maggiore serenità e consapevolezza.


Cos’è il pick up ovocitario e perché è importante

Il pick up ovocitario è una procedura minimamente invasiva che consente di prelevare gli ovociti dalle ovaie dopo un ciclo di stimolazione ovarica controllata, effettuata con farmaci a base di gonadotropine.

Gli ovociti vengono aspirati tramite un ago sottile inserito sotto guida ecografica transvaginale, una tecnica che garantisce precisione e sicurezza.

Questa fase è cruciale poiché la qualità e la quantità degli ovociti raccolti influenzano direttamente le probabilità di successo della fecondazione assistita.

Un numero adeguato di ovociti maturi aumenta la possibilità di ottenere embrioni di buona qualità e, di conseguenza, una gravidanza evolutiva.


Come prepararsi al pick up ovocitario

Nei giorni precedenti la procedura, vengono somministrati farmaci per stimolare le ovaie e favorire la crescita di più follicoli contenenti ovociti maturi.

Durante questa fase, la paziente viene monitorata costantemente tramite ecografie transvaginali e analisi ormonali del sangue, per individuare con precisione il momento ideale in cui programmare il prelievo.


Come si svolge la procedura del pick up ovocitario

Il pick up ovocitario si esegue in sala operatoria, in ambiente sterile e controllato.

La paziente viene sottoposta a una lieve sedazione o anestesia generale leggera, così da garantire il massimo comfort e l’assenza di dolore.

La procedura ha una durata media di 15–30 minuti e prevede i seguenti passaggi:

  1. Inserimento di una sonda ecografica transvaginale per visualizzare le ovaie.

  2. Introduzione di un ago sottile, guidato dall’ecografia, per aspirare gli ovociti contenuti nei follicoli.

  3. Raccolta del liquido follicolare in provette sterili, immediatamente trasferite al laboratorio di embriologia per la ricerca e la valutazione degli ovociti.

Una volta isolati, gli ovociti maturi vengono utilizzati per la fecondazione in vitro con la tecnica più appropriata per la coppia.


Cosa aspettarsi dopo la procedura

Dopo il pick up ovocitario, è possibile avvertire un lieve gonfiore o fastidio addominale, simile ai sintomi premestruali.

Si tratta di sensazioni del tutto normali, che tendono a scomparire spontaneamente nel giro di pochi giorni.

È consigliato riposare per il resto della giornata ed evitare attività fisiche intense o sforzi eccessivi.

Consigli utili post-procedura:

  • Riposare e rilassarsi nelle ore successive al prelievo.

  • Evitare sport o attività fisiche impegnative per alcuni giorni.

  • Seguire con attenzione le indicazioni del medico riguardo a eventuali farmaci prescritti.


Supporto specialistico presso Villa Margherita

Presso la Clinica Villa Margherita, ogni fase del percorso di fecondazione assistita — dalla stimolazione ovarica al pick up ovocitario e fino al transfer embrionale — è seguita da un team di specialisti esperti.

Utilizziamo tecnologie all’avanguardia per garantire sicurezza, comfort e le migliori possibilità di successo.

Effettuare la procedura in ambiente clinico, e non in ambulatorio, ci consente di offrire una completa assistenza multidisciplinare, anche in quelle rare circostanze in cui si verificano effetti collaterali legati alla tecnica.


Il pick up ovocitario è un passaggio fondamentale nel percorso di fecondazione assistita: comprenderne le modalità e affidarsi a un’équipe esperta permette di affrontare questo momento con fiducia, sicurezza e tranquillità.