16 Dicembre 2025
I polipi al colon sono piccole escrescenze che si sviluppano sulla mucosa dell’intestino crasso. Nella maggior parte dei casi sono benigni, ma alcuni tipi possono evolvere nel tempo in forme tumorali. Per questo motivo è importante conoscerli, identificarli precocemente e sottoporli a monitoraggio medico.
Cosa sono i polipi al colon
I polipi sono proliferazioni anomale delle cellule della mucosa intestinale. Possono avere dimensioni variabili, da pochi millimetri a diversi centimetri, e presentare forme diverse (sessili, piatti o peduncolati). Si formano generalmente a causa di una crescita cellulare non controllata e la loro frequenza aumenta con l’età.
Cause
Le cause precise non sono sempre note, ma esistono fattori che aumentano il rischio di sviluppare polipi:
- predisposizione genetica e familiarità per tumore del colon-retto;
- età superiore ai 50 anni;
- dieta ricca di grassi e povera di fibre;
- sedentarietà, obesità e fumo;
- patologie infiammatorie croniche intestinali.
Tipologie di polipi
Non tutti i polipi hanno lo stesso significato clinico. I principali tipi sono:
- Polipi iperplastici: in genere di piccole dimensioni e con basso rischio di trasformazione maligna.
- Polipi adenomatosi (adenomi): considerati precancerosi, sono i più a rischio di evoluzione in tumore del colon-retto.
- Polipi infiammatori: spesso associati a malattie infiammatorie intestinali, raramente diventano maligni. Conoscere la tipologia del polipo è fondamentale per stabilire il corretto programma di follow-up.
Sono pericolosi?
Non tutti i polipi sono pericolosi, ma alcuni, in particolare gli adenomi, hanno un rischio maggiore di trasformarsi in tumore del colon-retto se non rimossi. Il processo di trasformazione è generalmente lento e può richiedere anni, ma la diagnosi precoce permette di intervenire tempestivamente.
Sintomi
Spesso i polipi al colon non causano sintomi e vengono scoperti in occasione di esami di screening come la colonscopia. Quando presenti, i sintomi possono includere:
- presenza di sangue nelle feci;
- alterazioni dell’alvo (stitichezza o diarrea persistente);
- dolori addominali ricorrenti;
- anemia da carenza di ferro.
Diagnosi e prevenzione
La diagnosi si basa su esami come colonscopia, rettosigmoidoscopia o test del sangue occulto nelle feci. La colonscopia rappresenta lo strumento più efficace perché consente non solo di individuare i polipi ma anche di rimuoverli durante l’esame. In alcuni casi può essere utile anche la TAC colonscopia, che permette una valutazione radiologica dettagliata del colon, sebbene non consenta l’asportazione immediata delle lesioni.
La prevenzione passa attraverso stili di vita sani (dieta equilibrata ricca di fibre, attività fisica regolare, abolizione del fumo, limitazione dell’alcol) e programmi di screening a partire dai 50 anni o prima in caso di familiarità. Seguire i richiami dello screening e sottoporsi regolarmente ai controlli raccomandati è essenziale per ridurre il rischio di trasformazione maligna dei polipi. In particolare, dopo la rimozione di polipi adenomatosi o di grandi dimensioni, il gastroenterologo può consigliare una colonscopia di sorveglianza già dopo 3 anni; in caso di polipi piccoli e benigni, invece, l’intervallo può essere esteso a 5-10 anni, sempre in base alla valutazione individuale.
Il ruolo di Villa Margherita
Presso la Clinica Villa Margherita, gli specialisti chirurghi, gastroenterologi ed endoscopisti collaborano nella valutazione dei fattori di rischio e dei sintomi che possono indicare la presenza di polipi attraverso colonscopie di controllo e consulenze. Inoltre c’è sempre la possibilità di effettuare colonscopie di screening o test meno invasivi come la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Conclusioni
I polipi al colon non sempre sono pericolosi, ma alcuni possono evolvere in tumore se trascurati. Monitoraggio, prevenzione e rimozione precoce sono fondamentali per proteggere la salute intestinale. Villa Margherita offre esperienza e professionalità per accompagnare i pazienti in un percorso di sicurezza e prevenzione.