A Roma l’eccellenza nella chirurgia prostatica con il laser ad Holmio



«È necessario pensare alla persona, e alla sua salute, in senso olistico essendo lo stato di benessere determinato da un articolato intreccio di fattori, per una presa in carico complessiva del paziente»

(Ing. Dino Ciucci – Amministratore Delegato Clinica Villa Margherita SpA)

 

L’ipertrofia prostatica è una patologia piuttosto comune che, contrariamente a quanto si pensi, non colpisce solo in tarda età. Sebbene i più interessati siano i pazienti fra i 65 e i 75 anni, l’ingrossamento della ghiandola prostatica inizia già intorno ai 43/45 anni e l’aumento di questa ipertrofia può essere più o meno lento. A incidere sono diversi fattori di rischio, fra cui la predisposizione genetica, l’attività sedentaria e un’alimentazione ricca di grassi saturi. La prostata è una ghiandola lipidica e il suo substrato è il colesterolo. Di conseguenza, gli uomini che hanno avuto un incremento del tasso di colesterolo nel sangue possono sviluppare più rapidamente questo adenoma e trovarsi, anche a 50 anni, ad avere la ghiandola prostatica particolarmente ingrossata. La maggior parte dei sintomi è legata a disturbi della minzione: qualità del getto, frequenza e impellenza con cui si urina, abitudine sistematica di alzarsi la notte per urinare. Nelle patologie più gravi la cosiddetta “sveglia notturna” può interrompere il sonno fino a 6 volte, riducendo notevolmente la qualità di vita. In alcuni casi la patologia può interferire anche con la relazione di coppia, sia perché i rapporti sessuali possono peggiorare i sintomi, sia perché si può generare un deficit di erezione collegato alla sfera psicologica del paziente, o alla terapia che sta assumendo. Per curare l’ipertrofia prostatica benigna il primo passo è intervenire con la terapia clinica, attraverso categorie di farmaci in grado di ridurre il volume della prostata e i sintomi. Quando la risposta ai farmaci risulta insoddisfacente, l’ostruzione determina delle complicanze (diverticoli vescicali, calcoli in vescica, infezioni ricorrenti, incapacità della vescica di svuotarsi) o i disturbi risultano così invalidanti da compromettere la qualità di vita, è necessario fare ricorso alla chirurgia.

 

I vantaggi del laser ad Holmio

 

La chirurgia con il laser ad Holmio è una metodica sicura e non invasiva, in grado di restituire la serenità al paziente senza sottoporlo ai rischi di un intervento a cielo aperto. «Questa tecnica permette di effettuare un intervento estremamente preciso e pulito, senza dover incidere l’addome e la vescica», spiega il prof. Ivano Vavassori, Direttore UOC di Urologia ASST Bergamo Ovest e Professore c/o Università di Brescia, che opera nella Clinica Privata Villa Margherita di Roma. «A differenza degli interventi tradizionali non si corre il rischio emorragia e il paziente viene operato in analgesia locale, quindi si riducono notevolmente la complessità e i tempi del decorso post-operatorio. Ciò consente di dimettere il paziente il giorno dopo. Esistono, poi, dei notevoli vantaggi economici: l’intervento con il laser ad Holmio ha un costo nettamente inferiore rispetto all’intervento a cielo aperto, anche per i ridotti tempi di degenza». Villa Margherita è una delle pochissime strutture in Italia dove, grazie all’équipe del prof. Vavassori, fra i pionieri a livello internazionale nella chirurgia con il laser ad Holmio, si utilizza questa metodica per trattare l’ipertrofia prostatica benigna. Per intervenire in modo sicuro, con efficacia e far tornare il paziente ad una nuova “gioia di viversi”.

 

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Info prima visita e interventi: tel. 06 86.27.58.10