23 Dicembre 2013
La nuova metodica consente al chirurgo di risparmiare al paziente l’invasività della chirurgia tradizionale
Il dottor Ivano Vavassori è tra i pionieri a livello internazionale nella chirurgia con il laser, che ha cambiato la storia dell’urologia.
Attualmente opera all’Ospedale di Treviglio e alla Casa di Cura privata Villa Margherita di Roma (www.clinicavillamargherita.it).
In un anno ha eseguito più di 1.500 interventi con tecnologia laser ad Holmio (1.348 a inizio novembre 2013).
Su “EuropeanUrology”, una tra le riviste più autorevoli in campo mondiale, ha pubblicato la casistica di 330 pazienti (una delle più significative in Europa) seguiti dall’inizio del trattamento e tutti controllati nell’arco di tre anni.
L’urologo bergamasco è diventato un punto di riferimento a livello europeo per essere stato tra i primi a operare con il laser ad Holmio, per la sua casistica molto elevata e per l’avallo della sua attività su riviste scientifiche.
In questi anni ha girato tutta l’Italia per dimostrare anche dal vivo agli urologi che questa è la strada da percorrere. E qualcuno l’ha intrapresa, soprattutto al Nord e al Centro.
Molti accampano la scusa che il laser costa: ma 150 mila euro per un ospedale non sono una cifra che spaventi; altri si professano reticenti tecnologici. Chi si è messo con impegno e volontà per superare la curva di apprendimento, sta avendo notevoli soddisfazioni umane prima ancora che professionali.
Oggi in Italia ci sono 20 centri di urologia che lavorano con la tecnologia laser. Fino a un passato non lontano,era chiamato con paura “il mal della pietra”.
Se ne parlava sottovoce e si facevano gli scongiuri.
Oggi si dice “prostata”, ci si fa curare con le nuove metodiche e non è più un incubo, che teneva in ospedale anche due o tre settimane.
é arrivato il laser ad Holmio, che permette una prostatectomia radicale con la tecnica Ho Lep (Holmium laser enucleation of prostate), con il quale il prof. Vavassori opera senza le procedure invasive dell’intervento tradizionale azzerando le complicanze che ne conseguivano. Di più: dopo un giorno, si viene già dimessi dall’ospedale.
Se con Kennedy si parlava di “nuove frontiere”, ora i confini sembrano segnati da mezzi sempre più idonei. a vantaggio della qualità della vita.
Il “mal della pietra” è polverizzato da un filo sottile come un capello, immateriale, che, guidato, rimuove, risolve, guarisce. Icona, una delle tante, dei progressi dell’intelletto.
Se è vero che il domani dell’uomo è nelle sue mani, nelle mani di Vavassori c’è il laser che ha debellato il fantasma antico legato alla prostata, restituendo serenità, sensazioni, desideri, impulsi ritrovati, in una parola, il piacere di vivere.